mercoledì 16 settembre 2009

ecco cos'ha scritto un ragazzo che studia Dams sulle possibilità lavorative:

1) Imbalsamatore di celebrità morte. (Vivendo in Italia invece di imbalsamare Scean Connery ci dovremmo accontentare del cadavere di Alvaro Vitali)
2) Umidificatore anale personale di professore universitario. (Abbiamo una vasta scelta sia di soggetti che di oggetti)
3) Guardarobiere al 45 GIRI. (Noto locale per 30enni falliti, di giorno si trasforma in mensa per studenti disagiati)

ma il più classico dei classici (nonchè il mio preferito)...
4) IL DISOCCUPATO. (insieme alla "meretrice" il mestiere italiano più vecchio del mondo!)

Vi lascio con una citazione:"Ci vuole gente seria. Mica come voi. Voi al massimo potete andare a lavorare"
(Mastroianni ne I Soliti Ignoti)

sabato 8 novembre 2008

Festival Venezia









NATALIE PORTMAN










abbandono














nella soffitta abbandonata di una casa di paese....beh forse c'è più vita che a casa mia....un altro tipo di vita....:)






giovedì 13 marzo 2008

SPIPPOLARE

Ho imparato questa nuova parola...

non so come potrei tradurla, forse smanettare ma non rende tanto quanto...

cmq qui c'è una foto che ho creato spippolando con Mazaica...


mercoledì 13 febbraio 2008

LENTAMENTE MUORE


chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuoredavanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore

chi non capovolge il tavolo,

chi e' infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire aiconsigli sensati.

Lentamente muore

chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,

chi non si lascia aiutare;

chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore

chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza

porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
P. Neruda

martedì 12 febbraio 2008

domenica 10 febbraio 2008

INTO THE WILD






Adesso finalmente si sentiva libero, si era lasciato alle spalle i condizionamenti del mondo soffocante dei genitori e simili, quel mondo di superficialità, di sicurezza e di eccessi materialistici che lo escludeva dolorosamente dall'autentico pulsare dell'esistenza.






volevo il movimento, non un esistenza quieta.
volevo l'emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia che non trovava sfogo in una vita tranquilla.

(Lev Tolstoy-
la felicità familiare)




Il pericolo immergeva il mondo in un bagliore alogeno in cui ogni singola cosa veniva messa in risalto: le curvature della roccia, i licheni gialli e arancioni, la consistenza delle nuvole. La vita pulsava a un ritmo superiore e il mondo si faceva reale.